Caritas Diocesana di Trivento
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КОМЕНТАРІ

  • @marinopulcinelli7088
    @marinopulcinelli7088 11 днів тому

    Tu che ai fatto ammazzare Giovanni falcone e Paolo borsellino delinquente farabutto criminale

  • @cosedamondo
    @cosedamondo 3 місяці тому

    Erano almeno una ventina gli operativi della strage di Via Fani. E Moro non poteva essere messo a rischio in una operazione comunque che poteva avere varianti esponendolo ad essere colpito e testimone della strage della sua scorta. Per cui fu prelevato prima con "l'amo" del comunicato radio sul presuto sequestro Moro alle 8.30. Anche secondo l'ex Generale Divisione dell’Arma del Genio Piero Laporta: "non era in macchina quella mattina. Vi furono una serie di preparativi, che partirono da almeno 5 anni prima e fino a mezz’ora prima dell’agguato”; questo spiegherebbe perché in quella caterva di colpi non ebbe neanche un graffio e perché non nominò quasi mai la sua scorta e il suo destino che secondo questa resi ignorava. Se #AldoMoro fosse stato in auto in via Fani sarebbe stato comunque attinto (almeno ferito) dal volume di fuoco. Non ha mai espresso una parola di pietà nei confronti dei suoi angeli custodi. Ergo: Moro non era in auto e gli agenti dovevano morire perché scomodi testimoni. Laporta si riferisce in particolare alla notizia trasmessa da Radio Città Futura il 16 marzo, poco dopo le 8 del mattino, mentre Moro era ancora a casa in attesa della scorta, di un possibile rapimento dello statista. Un episodio controverso, ben ricostruito dal giornalista Marcello Altamura in un libro, La borsa di Moro, oggi fuori commercio. “È probabile che proprio a seguito di questo messaggio radiofonico - ci spiega il generale esplicitando la sua teoria - qualcuno si sia presentato a casa di Moro mentre arrivava la sua scorta. Questo qualcuno potrebbe aver convinto Leonardi, che non era certo uno sprovveduto, della necessità di prevenire un eventuale rapimento prendendo in custodia Moro e facendo comunque sfilare le macchine di scorta lungo il tragitto stabilito quella mattina, magari con l’accordo di ritrovarsi da un’altra parte. A quel punto, i cinque agenti della scorta erano testimoni scomodi. Dovevano morire”. A questo, Piero Laporta aggiunge una serie di minuziose considerazioni pratiche e balistiche, ma dal suo punto di vista, la prova principe che Moro non si trovasse nella Fiat 130 quando questa venne investita di piombo, sta nelle parole dello stesso rapito. E qui dobbiamo fermarci. «Benché non sappia nulla né del modo né di quanto accaduto dopo il mio prelevamento, è fuori discussione - mi è stato detto con tutta chiarezza - che sono considerato un prigioniero politico…» E più avanti continua, riferendosi a questo brano: «Soprattutto questa ragione di Stato nel mio caso significa, riprendendo lo spunto accennato innanzi sulla mia attuale condizione, che io mi trovo sotto un dominio pieno e incontrollato…» Il Presidente Aldo Moro non fu rapito in via Fani, il 16 marzo 1978, alle ore 09.02, com’è raccontato da uomini dello Stato, da investigatori, magistrati, politici, stampa e tivvù. Ce lo assicura lo stesso presidente Aldo Moro nella sua lettera alla sua diletta moglie, Noretta. Lo fa col suo inconfondibile stile. Vediamo come. In via Fani furono rinvenuti 93 bossoli, 49 dei quali d’una sola arma, d’un tiratore mai identificato, d’altissima perizia, peculiare alle forze speciali, «un gioiello di perfezione», secondo un testimone, intervistato da “Repubblica” il 18 marzo 1978. 93 bossoli, 44 dei quali sparati dai rimanenti sei brigatisti. A detta di Valerio Morucci, «l’unica prova dell’azione era stata compiuta nella villa di Velletri». Ammesso che abbiano sparato, impossibile che abbiano acquisito perizia da tiratori, neppure lontanamente accostabile a quella del professionista. I brigatisti sono assassini che sparano alle spalle di vittime inermi a brevissima distanza, niente di più. Il presidente Aldo Moro, come si sa, sarebbe uscito indenne dalla tempesta di fuoco, quindi rapito e trasportato sull’auto che l’avrebbe poi portato alla “prigione del popolo”. I suoi assassini potevano permettersi un ostaggio ferito? No, perché sarebbe diventato un problema logistico d’asperrima gestione.

  • @cosedamondo
    @cosedamondo 3 місяці тому

    "SCHLEYER E MORO SONO DUE OPERAZIONI GEMELLE" (Gianluca Falanga) Sei mesi prima dell'operazione Moro il 5 settembre 1977 viene rapito a Colonia il presidente della Confindustria tedesca Hanns Martin Schleyer ad opera della Rote Armee Fraktion (RAF), tra i gruppi combattenti di estrema sinistra più influenti e attivi nel mondo occidentale. Durante l’attentato rimangono uccisi anche i tre agenti di polizia di scorta e l’autista della macchina sulla quale viaggiava Schleyer. Quando il giudice Priore, magistrato indagante su Ustica, scriveva che, oltre al famoso sparatore professionista tedesco a Via Fani, la regia era tedesca nel sequestro Moro. Il Giorno 16.03.1979 Vedi articoli stampa relativi e tutto il thread su X cercandolo con "@cosedamondo moro" "Per i tedeschi si trattava innanzitutto di dar prova di normalità. Quando in autunno 1977 il presidente federale Walter Scheel arrivò in Svizzera per una visita di Stato, la Repubblica federale tedesca (RFT) stava attraversando la peggior crisi dalla fine della guerra. La «Rote Armee Fraktion» (RAF) aveva dato avvio alla sua «Offensiva 77»: con il rapimento del presidente della confindustria tedesca Hanns Martin Schleyer il 5 settembre 1977 i terroristi volevano ottenere la liberazione dei quadri della RAF incarcerati a Stammheim. Fu l’inizio dell’«autunno tedesco», un periodo segnato da paura e morte. Pattuglie con mezzi corazzati e dispositivi di sicurezza Nonostante l’impegno «credibile» del governo della RFT nel guidare guidare il paese in termini di «business as usual», «la vita quotidiana è segnata in misura maggiore del solito da misure di sicurezza poliziesche (pattuglie con mezzi corazzati, dispositivi di protezione attorno a edifici pubblici e abitazioni di personalità politiche […])», scriveva l’ambasciatore svizzero a Bonn alla vigilia della visita. «Queste misure sono state ancora rafforzate negli scorsi giorni a causa del rischio acuto di nuovi rapimenti» (dodis.ch/50277). Durante la permanenza di Scheel e del ministro degli esteri Hans-Dietrich Genscher a Berna tra il 22 e il 24 settembre, anche nella capitale elvetica ci si vide costretti ad adottare «misure di sicurezza inconsuete per la Svizzera al fine di proteggere gli ospiti di Stato tedeschi» Nell’autunno 1977 fece molto discutere il caso della militante della RAF Petra Krause, in carcere a Zurigo da tre anni. La doppia cittadina tedesca e italiana era accusata di aver partecipato ad attentati dinamitardi in Svizzera, di aver rubato insieme ad anarchici zurighesi mine e granate dai depositi dell’esercito e di averle fornite alla RAF e alle «Brigate rosse». La lentezza con cui fu istruito il processo e l’isolamento contro cui Krause protestò con uno sciopero della fame, misero in cattiva luce il sistema giudiziario e penale zurighese. In Italia parlamentari e media di sinistra lanciarono nell’agosto 1977 una campagna contro le condizioni di detenzione «fasciste» e la «violazioni dei diritti umani» nel caso Krause (dodis.ch/50026). Il caso gravò pesantemente sulle relazioni tra Svizzera e Italia (dodis.ch/50239). Pochi mesi dopo che i «giorni di terrore» si erano conclusi sanguinosamente con la «notte della morte di Stammheim» e l’omicidio di Schleyer, l’ambasciatore svizzero a Bonn constatava un clima di nuovo più amichevole. Per qualche tempo non vi furono nuovi atti terroristici e anche «l’isteria dell’ordine, che all’inizio si era temuta, si è placata» (dodis.ch/50282). La Svizzera fu risparmiata dal terrorismo della RAF. Tuttavia molte tracce conducevano in Svizzera. La «Solothurner Zeitung» non condivideva l’«opinione un po’ presuntuosa» espressa da Frank A. Meyer durante la visita di Stato di Scheel: «Il terrorismo internazionale non è un’invenzione tedesca e non si ferma neppure alla frontiera tra Germania e Svizzera» (dodis.ch/50265)." (Da dodis.ch) Con questo precedente in Germania, tenuto conto delle precedenti minacce di Kissinger a Moro, come fu possibile che gli apparati leali dello Stato non migliorarono e consolidarono la sicurezza del Presidente del Consiglio?

  • @MonycaMarini
    @MonycaMarini 3 місяці тому

    Ci mancate. Lei, Giovanni e Paolo.Profumate di onesto, di pulito.

  • @angeloterruzzi4663
    @angeloterruzzi4663 4 місяці тому

    Rita vive nel mio cuore, tenera ma forte

  • @nuova.frontiera
    @nuova.frontiera 6 місяців тому

    Giuseppe Fioroni fatto secretare i documenti della commissione più importanti. E poi va a presentare libri su Moro? Patetico

  • @tizianacuscito
    @tizianacuscito 6 місяців тому

    ------🌹-----

  • @manuelapolara762
    @manuelapolara762 8 місяців тому

    Nei docenti di giurisprudenza si annidano depistaggi Sistemi di raccomandazioni per figli dei figli

  • @alexdrummersoft
    @alexdrummersoft 8 місяців тому

    Solo per chissà quale fortuna scampò la morte come i suoi colleghi, abbiamo potuto godercelo fino alla fine uno dei più grandi giuristi della storia contemporanea.

  • @rosavitiello8500
    @rosavitiello8500 10 місяців тому

    Continuare sempre a lottare per loro

  • @rosavitiello8500
    @rosavitiello8500 10 місяців тому

    Persone speciali senza tempo Giudice Caponetto non ci sono più tutti loro Caponetto ,Falcone , Borsellino, ma solo fisicamente . Grazie a loro sono cresciute coscienze in ogni parte dell italia persone libere senza condizionamenti capaci di dare senza prendere mai ,grazie per questo documentario

  • @marconadal1412
    @marconadal1412 10 місяців тому

    Al di la che io penso per logica che quella mattina Moro non abbia proprio messo piede in Via Fani, mi sapreste dire se nel suo memoriale o nelle sue lettere o in una di esse, abbia avuto mai una parola di cordoglio per i famigliari delle vittime della scorta perché le cose sarebbero 2, o Moro era un menefreghista superficiale insensibile cosa che io escluderei, oppure lui della morte della sua scorta e del vile agguato non seppe mai nulla.

    • @nuova.frontiera
      @nuova.frontiera 6 місяців тому

      Moro era in via Fani, lo affermano numerosi testimoni. Inoltre bisogna ricordare che le Brigate Rosse censuravano le sue lettere. Potrebbe benissimo aver scritto una lettera per la scorta che è finita cestinata dai brigatisti. Inoltre finire nel mezzo di una sparatoria (anzi diciamo proprio un inferno di piombo) è un evento di per se molto traumatico che potrebbe non essere stato rielaborato da Moro nei 55 giorni successivi.

  • @francescadibiase1059
    @francescadibiase1059 10 місяців тому

  • @andreacirelli9769
    @andreacirelli9769 11 місяців тому

    Noioso

  • @sandracarducci7334
    @sandracarducci7334 Рік тому

    Persona pulita

  • @sandracarducci7334
    @sandracarducci7334 Рік тому

    Devono essere un esempio per tutti ma purtroppo le persone pensano solo a se stessi e al profitto senza pensare che un giorno moriremo tutti

  • @giovannilofaro2843
    @giovannilofaro2843 Рік тому

    Ho sempre ammirato la saggezza di questo personaggio

  • @redriver7674
    @redriver7674 Рік тому

    E' bello morire per le cose in cui si crede (P.Borsellino)

  • @karlmeyer6916
    @karlmeyer6916 Рік тому

    Lo spessore umano e la tensione morale di Antonino Caponnetto è tale che sopravvive alla sua esistenza. La avverto con una forza impressionante, non puó non ispirare ammirazione e rispetto per molte generazioni a venire..

  • @karlmeyer6916
    @karlmeyer6916 Рік тому

    Una lucidità mentale, un eloquio, una forza e chiarezza di concetti davvero sorprendente. Non ci vuol molto a riconoscere un Grande Uomo che tutti dovremmo, anzi, abbiamo il compito di ricordare.

  • @karol9162
    @karol9162 Рік тому

    Non ci sono parole per descrivere la grandezza di questo uomo..

  • @giovannilofaro2843
    @giovannilofaro2843 Рік тому

    Io ho sempre ammirato la saggezza di quest' uomo che ha scelto di venire a Palermo per dirigere il Pool Antimafia collaborando con i giganti Falcone che ha continuato il lavoro per Spirito di Servizio e Borsellino che è entrato nel Pool per Spirito Combattivo nel condurre le indagini sulla morte del Capitano Basile Falcone ha indagato sui redditi della Mafia poi i due casi avendo connessione i due si sono annessi collaborando insieme per Spirito di Servizio e Combattività ci hanno lasciato la vita

  • @lucastefani3644
    @lucastefani3644 Рік тому

    Grazie al Sig, Lello Dell' Ariccia per la sua preziosa testimonianza accurata a livello storico per far sì che i simili tragedie ma quelle dell'olocausto causato dalla politica nazzi fascista non si ripeta mai mai più!!! Luca Stefani

  • @andreafiore5142
    @andreafiore5142 Рік тому

    Già.

  • @carladestefano4917
    @carladestefano4917 Рік тому

    Quanta tristezza!! Grande Salvatore

  • @cloe8292
    @cloe8292 2 роки тому

    È tra la scorta che c'erano i caini.

  • @maurizioreggio2732
    @maurizioreggio2732 2 роки тому

    Analisi politica esatta e brillante, complimenti professore!

  • @silviabaldoni6161
    @silviabaldoni6161 2 роки тому

    È stato una grande persona propositiva, professionale dotato di una grande umiltà!

  • @elisabettasetti8957
    @elisabettasetti8957 2 роки тому

    Uno dei video più completi e con contenuti diversi dal solito che abbia visto

  • @candidobertetti27
    @candidobertetti27 2 роки тому

    Quest'uomo non avrebbe mai immaginato di sopravvivere ai suoi due giovani amici. Dev'essere stato terribile allontanarsi da Palermo pensando di aver ormai assicurato il pool a un futuro di successi, per poi assistere invece allo sgretolamento di quel sogno, prima attraverso i colpi alle carriere di Falcone e Borsellino e poi con la loro eliminazione fisica.

  • @sergiocosta6826
    @sergiocosta6826 2 роки тому

    CULTO DELLA LEGALITÀ ECT ECT....andate a fare questo nobile discorso in parlamento a quei geni che vi siedono che sono il vero ostacolo ad una giustizia certa inesistente in Italia. ...per non parlare dei sinistroidi garantisti e libertini a tutti i costi.....infatti i risultati sono all'ordine del giorno: aumento della delinquenza minorile aumento della criminalità aumento delle ricchezze delle mafie....tanto in Italia la chiave non la buttano!!!!!!!

  • @liborio7986
    @liborio7986 2 роки тому

    Ho commesso errori di ortografia nel commento precedente, scusatemi, LIBORIO Randazzo

  • @liborio7986
    @liborio7986 2 роки тому

    Buongiorno. Questo intervento della buon anima, del dottore CAPONETTO è stato fatto, nel 2012, se non erro. Un grande uomo, come Borsellino e, Falcone e, come gli altri onesti magistrati e, tutori delle forze dell’ordine onesti, uccisi dalle mafie, dicevo, è stato un grande uomo CAPONETTO. Siamo nel 2022, sono passati 30 anni. Passi avanti ne sono stati fatti, il fatto più bello, la reazione di tutti i siciliani contro la mafia, cioè contro LA MONTAGNA DI MERDA, COSA NOSTRA. CAMORRA. NDRANGHETA. SACRA CORONA UNITA. MAFIA NIGERIANA. Con il processo stato mafia, creato dal grande procuratore Nino Di Matteo, indagasse otre ai mafiosi, sono stati individuati esseri indegni con gradi alti delle forze dell’ordine, mi riferisco ai corrotti. Poliziotti, carabinieri, tutori dei servizi segreti. CONTRADA, La Barbera. Parisi. Su di lui affermare con certezza che fosse stato un traditore, non posso venire esserlo, ma certamente è stato molto leggero, non garantendo la sicurezza a Borsellino, dopo il fatto gravissimo di Capaci. Giammanco. Subrani, l’alto ufficiale dei carabinieri, che come disse Borsellino, si era punciuto, cioè era diventato uomo d’onore della mafia. Arcangioli, che lo vediamo con in mano la borsa di Borsellino, e’ stato assolto, perché si è detto che lui non sa nulla dell’ agenda rossa, ma sa a chi la ha consegnata. Si è indagato? E su AYALA? Quante dichiarazioni contraddittorie ha dato, alle varie domande fatte dall’ avvocato del fratello di Borsellino. Mancano ancora pezzi delle istituzioni, che sono stati i mandanti delle stragi. Pure sui giudici di Caltanissetta di quegli anni, bisognerebbe ancora indagare, indagare bene, capire perché mai Borsellino fu convocato per essere ascoltato su fatti inerenti la strage di Capaci, lui stesso chiese di essere ascoltato. Imprenditori corrotti, massoneria. Chi fu poi, come disse CAPONETTO, il tutore delle forze dell’ordine, che doveva occuparsi della sicurezza di Borsellino, perché non ha fatto mettere la zona rimozione in via D’Amelio? Borsellino la chiese, lo stesso i suoi angeli custodi, anche gli inquilini di via D’Amelio. Indagare sull’ F B I, quando in dei sacchi neri dell’ immondizia, inserirono pezzi dei resti delle macchine di scorta, della strage di Capaci. Tante altre anomalie, pure sul fatto che pochi minuti dopo la strage di via D’Amelio, c’erano persone dei servizi segreti, erano lì, come se già sapevo. Solo il grande procuratore Nino Di Matteo per me, è l’unico magistrato che dovrebbe continuare le indagini sulle stragi del 92 e, 93. Per arrivare finalmente alla verità definitiva. La aspettavo i familiari delle vittime. La aspettavo i magistrati e tutori delle forze dell’ordine onesti, anche personaggi dei servizi segreti onesti. La aspettavo tutti gli italiani onesti. Via DELLUTRI. Cuffaro. Berlusconi, etc. Controllare minuziosamente tutti gli assessorati regionali. Controllare anche al nord Italia e, all’ estero dove le mafie tutte hanno avuto i loro interessi, adesso ancora di più, da lì bisogna partire per poi arrivare finalmente alla fine, come disse Falcone “LA MAFIA È UN FENOMENO UMANO E, AVRÀ UN INIZIO, UN EVOLVERSI E, POI AVRÀ LA FINE “ QUESTO È L’unico modo. I magistrati onesti e i pochissimi politici onesti, controllino come si preparano le prossime elezioni del 2023, sperando che esseri indegni, non tornino alla ribalta, come Dellutri e, Cuffaro , etc. Saluti LIBORIO Randazzo

  • @SamueleSvirgolAbbate
    @SamueleSvirgolAbbate 2 роки тому

    al min 3:00 c'è un insospettabile al convegno 😮😮😮

  • @pauloandradeandrade7112
    @pauloandradeandrade7112 2 роки тому

    Professor Paulo Andrade Bezerra Dom Hélder Câmara, um intérprete fidedigno da palavra de Jesus Cristo, nosso irmão.

  • @patriziavalentini4055
    @patriziavalentini4055 2 роки тому

    È difficile dire . Esprimere quello che provo. ...

  • @florinivascu5
    @florinivascu5 2 роки тому

    Un bugiardo

  • @stefiR70
    @stefiR70 2 роки тому

    Sono parole e pensieri e FATTI e VITA .e CONOSCIENZaA e LOTTARE .... è sacrificio .. . Parola ESTINTA nel vocabolario dei FurBi. " Anche se non sei e mai sarai degna di queste parole .le dedico a te ... Riina

  • @joseinacio941
    @joseinacio941 2 роки тому

    Como Deus nos deu esse lindo 👏 dom que está na santidade rogai por nós 🙏🙌

  • @berfego80
    @berfego80 2 роки тому

    parole che non mi convincono fino in fondo... è chiaro che ognuno debba fare la sua parte, ma compete innanzitutto allo Stato lottare con tutti i suoi organi la malavita e la corruzione che dilaga all'interno delle sue istituzioni. Poi, come al solito, non si tocca il tema dell'educazione. No, non ci siamo.

    • @karlmeyer6916
      @karlmeyer6916 Рік тому

      Lo "Stato" non è un ente separato e a sé stante. Lo stato siamo noi, l' unica vera maniera di cambiare il mondo - fosse anche solo una goccia - è cambiare noi stessi. Il messaggio di fiducia lanciato da questo grande Uomo non è fatto di parole o astrazioni.. è un messaggio tanto forte quanto diretto: agisci verso il bene, tratta gli uomini come veri fratelli.. combatti il sopruso e chi non puó difendersi. Lo stato non è che una declinazione della societá civile, impegniamoci a migliorarla e che ognuno faccia il massimo di ció che la coscienza illumina.

  • @alfredogiglio9192
    @alfredogiglio9192 2 роки тому

    Altro grandissimo magistrato, onore e rispetto per un uomo per bene.

  • @maurizioforte2570
    @maurizioforte2570 2 роки тому

    Grazie dott. Caponnetto!

  • @mariadasdoresnascimento3869
    @mariadasdoresnascimento3869 2 роки тому

    Inesquecível Dom Hélder Câmara. 🙏❤

  • @natojuventino8649
    @natojuventino8649 2 роки тому

    Io al dott.caponnetto non gli darei torto lui non ha sbagliato dicendo che quella luce si è spenta , dopo falcone e borsellino il buio totale , i giuda adesso sono ai posti di comando in giacca e cravatta , la mafia dopo falcone e borsellino se radicata ovunque , nessuno opera x estirparla , gli organi delle forze dell'ordine, magistratura fingono di mantenere viva la lotta alla mafia , catturando sempre il pesce piccolo quello che non conta nulla.

  • @rosavitiello8500
    @rosavitiello8500 2 роки тому

    Non dimentichiamo nessuno in quella brutta giornata.

  • @libero1944
    @libero1944 2 роки тому

    molto bene !! interessante ed espresso con sentimento e correttezza storica. Bravo Lello !!

  • @MarcosSantos-jo7pc
    @MarcosSantos-jo7pc 2 роки тому

    Dom Hélder Câmara o Dom da Paz e da Partilha.

  • @francoscanfe9627
    @francoscanfe9627 2 роки тому

    troppo accentuato il perdono che per me NON ESISTE

  • @guidolavespa7158
    @guidolavespa7158 2 роки тому

    E lo stato??? I cinque stelle sembravano poter cambiare invece peggio di prima....FATE SCHIFO

  • @tizianacuscito
    @tizianacuscito 2 роки тому

    ❤️